Canali Minisiti ECM

Coronavirus: nel Dna 2 'geni' legati ad alto rischio morte

Infettivologia Redazione DottNet | 28/09/2020 12:40

Più frequenti nelle popolazioni dove la mortalità per il virus è maggiore

 Anche il nostro Dna decide chi è più a rischio di sindrome Covid-19 grave: scoperte, infatti, due mutazioni genetiche che mettono in serio rischio di malattia grave e morte per infezione da SARS-CoV-2. Secondo quanto riferito su The Faseb Journal, si tratta dei geni PiZ e PiS che portano a un deficit di una proteina (antitripsina-alfa-1) protettiva per i polmoni in caso di gravi infezioni. Lo studio è stato condotto presso l'Università di Tel Aviv e si basa su dati genetici relativi a 67 paesi tra cui l'Italia. I dati sono stati confrontati con la mortalità per Covid osservata in ciascun paese ed è emerso che i paesi dove le due mutazioni sono più frequenti nel Dna degli abitanti presentano una mortalità per Covid più elevata. Secondo gli esperti se dei trial clinici confermassero questa associazione tra le due mutazioni e il rischio di morte per Covid, ciascuno stato dovrebbe condurre degli screening genetici e individuare i portatori delle due mutazioni, da identificare come a rischio di Covid.  Questo gruppo ad alto rischio dovrebbe essere adeguatamente informato sulla necessità di proteggersi dal contagio e dovrebbe essere considerato tra i gruppi cui indirizzare il vaccino non appena disponibile. 

pubblicità

fonte: The Faseb Journal

Commenti

I Correlati

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

Destinato ad allevatori e veterinari, ha la durata di 4 anni. Pronte 665mila dosi. Quindici i paesi coinvolti

Nei primi mesi del 2024, diversi paesi hanno segnalato aumenti sostanziali nel numero di casi di dengue importati. Si attendono numeri ancora più alti quest'anno

A ICAR 2024, dal 19 al 21 giugno a Roma, focus su hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili

Ti potrebbero interessare

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

Destinato ad allevatori e veterinari, ha la durata di 4 anni. Pronte 665mila dosi. Quindici i paesi coinvolti

Nei primi mesi del 2024, diversi paesi hanno segnalato aumenti sostanziali nel numero di casi di dengue importati. Si attendono numeri ancora più alti quest'anno

A ICAR 2024, dal 19 al 21 giugno a Roma, focus su hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"